mercoledì 8 novembre 2017

NOVE COSE CHE DOBBIAMO RICORDARE PER IMPARARE AD ESSERE UMILI



 1) Il bagaglio delle nostre conoscenze è legato al momento storico in cui abbiamo vissuto e alla nostra personalissima esperienza di vita. Non sentiamo il dovere di trasmetterlo agli altri come un tesoro da tramandare! Il mondo cambia. Molto presto la nostra esperienza di vita sarà come una moneta fuori corso.

 2) Se pensiamo di essere delle persone speciali non correremo il rischio di sentirci soli. Nel mondo ci sono almeno sette miliardi di persone “speciali”.

 3) Dovremmo imparare a inginocchiarci più spesso, e non soltanto per cambiare la ruota bucata della nostra auto.

 4) Non portiamo davanti allo specchio soltanto il nostro corpo e i vestiti più o meno eleganti che lo ricoprono. Portiamo anche la nostra coscienza. E che sia nuda.

 5) Invece di ingigantire il peso della solitudine che ci fa soffrire, guardiamoci intorno per capire se c’è qualcuno che ha bisogno della nostra compagnia.

 6) Evitiamo di correggere gli errori degli altri, se non siamo stati capaci di farlo con i nostri.

 7) Ascoltiamo tutti con attenzione. Da ognuno c’è qualcosa da imparare. Molti anni fa lessi in un’agenda una frase molto bella: “Nessuno ha sempre torto. Anche un orologio fermo ha ragione due volte al giorno.” Se pensiamo che la ragione stia solo dalla nostra parte, rischiamo di avere più torto di un orologio fermo.

 8) L’ateismo non è una libera scelta o una questione di opinioni personali. E’ il rifiuto di qualcosa: dover accettare che esiste qualcuno molto più grande e intelligente di noi davanti al quale dobbiamo solo chinare il capo e piegare le nostre ginocchia.

 9) Come esercizio propedeutico proviamo a ripetere più volte al giorno, anche solo mentalmente: “Io sono uno dei tanti, sono uno qualsiasi.” Ripetiamolo anche camminando tra la gente, disperdendoci nella folla o salendo su un mezzo pubblico.
“Io sono uno dei tanti, sono uno qualsiasi.”






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