È scoppiata la terza guerra mondiale, ma non è la guerra che molti profeti di sventura avevano previsto. È una guerra in cui tutte le nazioni del mondo si sono alleate contro lo stesso nemico. Nelle due precedenti guerre mondiali c'è stata una lotta fratricida che ha visto tutti perdenti. Questa volta tutti gli uomini della Terra sentono la necessità di solidarizzare, di obbedire a delle nuove regole che andranno a vantaggio dell'intera collettività. Alla fine di questa guerra sarà la dignità dell'uomo a vincere e sarà il desiderio di amore e di vicinanza il nuovo e più diffuso sentimento degli uomini del futuro. Ricordo una frase di Albert Einstein: "Non so come verrà combattuta la terza guerra mondiale, ma so come verrà combattuta la quarta: con la clava." Per fortuna non sarà così. Dalle ceneri di una vecchia e spietata concezione della vita e dell'umanità sorgerà un mondo nuovo. Il nemico del nostro tempo non è soltanto il coronavirus. Il nemico comune è il culto del denaro e del profitto a vantaggio di pochi e a danno dei molti. Questa esperienza ci insegnerà che gli uomini non sono numeri. I diversi provvedimenti adottati attualmente dal Governo a favore delle imprese, delle famiglie e della Sanità ci dimostrano che si può imboccare una direzione diversa. Questo è l'insegnamento che il Signore sta impartendo ai Suoi figli. Cerchiamo di seguirlo anche nel futuro.
"Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote." (Lc. 1, 51-52)
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