lunedì 16 luglio 2018

IL MAGNIFICO DONO DEL BATTESIMO



Tra le più aberranti e false convinzioni che da un po’ di tempo si fanno strada nell’ opinione pubblica laicista, c’è quella che il Battesimo è un’imposizione subita dall’individuo quando ancora non aveva la possibilità di scegliere. Dunque si tratterebbe quasi di un abuso, di un ingiusto arbitrio esercitato nei confronti di una persona ancora priva di libera volontà. E’ evidente la capziosa assurdità di una simile tesi, anche perché il Battesimo non è l’unica cosa che i genitori hanno deciso per i loro figli. Essi hanno deciso praticamente tutto per loro, a cominciare dal nome (che una volta veniva infatti chiamato “nome di Battesimo”). E’ forse anche il nome ricevuto un’ingiusta imposizione? E così tutte le altre cose che i genitori hanno deciso per i figli, finché essi non sono diventati completamente autonomi, sono forse ingiuste imposizioni? Dal mio punto di vista, ovvero quello di un fedele cristiano, tra le tante cose che i genitori decidono per i loro figli il Battesimo è senz’altro la più bella e nello stesso tempo la più innocente. Difficile dunque capire per quale motivo molti stiano correndo a farsi “sbattezzare”, incitati da associazioni che proclamano con orgoglio il loro ateismo e presunto razionalismo. Mi è stato addirittura raccontato di una persona che ha incorniciato il suo certificato di sbattezzo per appenderlo in salotto quasi fosse un trofeo! Evidentemente, tra le tante forme di fanatismo contemporaneo vi è anche quello degli atei, o di coloro che in qualche modo vogliono dimostrare di esserlo. Per concludere “cristianamente” questo mio piccolo intervento a favore del Battesimo, voglio ricordare che qui sulla Terra per avere un premio, un riconoscimento, una gratificazione, bisogna meritarseli con fatica e sacrificio. Il Battesimo è invece come un “premio” che ci è stato dato in anticipo. Sarà in tutto il resto della nostra vita che dovremo dimostrare di aver meritato il magnifico dono di questo meraviglioso Sacramento.










Copyright © Bruno Canale 2018 (Testo)

Nessun commento:

Posta un commento