Tra le più aberranti e
false convinzioni che da un po’ di tempo si fanno strada nell’ opinione
pubblica laicista, c’è quella che il Battesimo è un’imposizione subita
dall’individuo quando ancora non aveva la possibilità di scegliere. Dunque si tratterebbe
quasi di un abuso, di un ingiusto arbitrio esercitato nei confronti di una
persona ancora priva di libera volontà. E’ evidente la capziosa assurdità di
una simile tesi, anche perché il Battesimo non è l’unica cosa che i genitori
hanno deciso per i loro figli. Essi hanno deciso praticamente tutto per loro, a
cominciare dal nome (che una volta veniva infatti chiamato “nome di
Battesimo”). E’ forse anche il nome ricevuto un’ingiusta imposizione? E così
tutte le altre cose che i genitori hanno deciso per i figli, finché essi non
sono diventati completamente autonomi, sono forse ingiuste imposizioni? Dal mio
punto di vista, ovvero quello di un fedele cristiano, tra le tante cose che i
genitori decidono per i loro figli il Battesimo è senz’altro la più bella e nello
stesso tempo la più innocente. Difficile dunque capire per quale motivo molti
stiano correndo a farsi “sbattezzare”, incitati da associazioni che proclamano
con orgoglio il loro ateismo e presunto razionalismo. Mi è stato addirittura
raccontato di una persona che ha incorniciato il suo certificato di sbattezzo
per appenderlo in salotto quasi fosse un trofeo! Evidentemente, tra le tante
forme di fanatismo contemporaneo vi è anche quello degli atei, o di coloro che
in qualche modo vogliono dimostrare di esserlo. Per concludere “cristianamente”
questo mio piccolo intervento a favore del Battesimo, voglio ricordare che qui
sulla Terra per avere un premio, un riconoscimento, una gratificazione, bisogna
meritarseli con fatica e sacrificio. Il Battesimo è invece come un “premio” che
ci è stato dato in anticipo. Sarà in tutto il resto della nostra vita che
dovremo dimostrare di aver meritato il magnifico dono di questo meraviglioso
Sacramento.
Copyright © Bruno Canale 2018 (Testo)
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