Pur accettando che Dio è eterno la nostra ragione non riesce a comprendere come è possibile che Egli non sia mai nato. La peculiarità divina ed esclusiva dell'Onnipotente è proprio quella di esistere "da sempre" . Anche noi diventeremo immortali nell'anima ma restiamo tuttavia segmenti, creature che non esistevano e adesso ci sono. Le nostre vite entrano nel solco dell'eternità e ne fanno parte come un segmento entra a far parte di una linea retta. Come la linea retta anche il Signore non ha inizio e non ha fine. Ricordo che da piccolo domandavo spesso: "Ma Dio chi lo ha creato?". Questa domanda che ho sentito fare anche da adulti dubbiosi rivela l'incapacità dell'uomo di comprendere appieno il mistero dell'essenza divina. La ragione umana può contemplare il concetto dell'immortalità, ma accettare che qualcuno esista "da sempre" riesce impossibile a chiunque. Se volessimo tuttavia sforzarci di immaginare che il Signore sia stato creato da qualcuno, ovvero da un'altra divinità (naturalmente si tratta di un ragionamento per assurdo) alla fine dovremmo accettare per forza l'esistenza di un Creatore che è venuto prima di tutti gli altri e dal quale tutto è disceso, un Ente Supremo che sta all'origine di ogni cosa, un Eterno Padre che è stato fin dal principio Fonte di vita, di luce e di amore per ogni creatura ed ogni elemento dell'Universo. Ciò che la Fede afferma come indiscutibile verità anche la logica umana deve per forza accettarlo e riconoscerlo.
"tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste." (Gv. 1, 3)
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