sabato 10 luglio 2021

IL SOLE E DIO


Un giorno il sole rivolgendosi a Dio manifestò il suo stupore e la sua perplessità per il bizzarro comportamento degli uomini. In estate, quando si avvicinava di più a loro per scaldarli con il suo vigoroso calore li vedeva sbuffare, dare in smanie, soffrire, imprecare e invocare il freddo invernale. Quando in inverno si allontanava da loro li sentiva al contrario invocare le vampate della bella stagione. Domandò dunque: "Ma perché le creature umane sono sempre così insoddisfatte? Gli alberi fruttificano, perdono le foglie e poi rinverdiscono senza mai lamentarsi, gli uccelli migrano verso altri cieli, la terra segue obbediente e generosa il ritmo delle stagioni. Perché soltanto gli uomini hanno sempre da lagnarsi di ogni loro condizione, fosse anche la più vantaggiosa del mondo?". "Abbi pazienza - rispose sorridendo il Signore - non devi offenderti se essi mostrano così poca gratitudine nei tuoi confronti. Anche con me sono intolleranti e sfiduciati. Molti di loro affermano convinti che io non esisto e perfino quelli che mi amano spesso si domandano se un Padre davvero ci sia nell'alto dei Cieli. Che cosa accadrebbe se un giorno decidessi davvero di abbandonarli? Sarebbe come se tu spegnessi per sempre la tua luce lasciandoli nel buio di una notte gelida e infinita. Dunque continua ad illuminarli pazientemente con i tuoi raggi come io li illumino con il mio amore. Le creature umane sono fatte così: paurose, inquiete, incostanti, ingrate, inappagate, ma io le amo proprio per questo, perché so che più di tutte le altre creature della Terra esse hanno bisogno di me come hanno bisogno di te, che sei la fonte della vita. Tu le consoli e le prepari al riposo con la meravigliosa dolcezza dei tuoi tramonti, e all'alba prometti a ciascuno di loro un giorno di luce nuova e di speranza. Non faccio lo stesso anch'io con i loro cuori?"




Copyright © Bruno Canale 2021

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