mercoledì 21 febbraio 2018

NON ESISTONO VERI ATEI


Pensate che esista davvero qualcuno che non crede in Dio? Per citare solo alcuni nomi famosi, il cantautore Fabrizio De Andre', non credente, ha pubblicato nel 1970 un disco intitolato "La Buona novella", traduzione italiana della parola "Vangelo" e ha chiamato il suo primo figlio Cristiano. Spesso inoltre, nei suoi concerti, parlava di Gesu', seppure identificandolo come rivoluzionario. Francesco Guccini, che in un'intervista si e' dichiarato agnostico, nella sua "Canzone dei dodici mesi" usa l'espressione "Cristo la tigre" per sottolineare la forza di Gesu', e nel 1978 ha pubblicato un brano dal titolo "Libera nos Domine" in cui chiede a Dio (solo simbolicamente?) di liberarci da tutti i mali della nostra societa'. Del 1967 e' il suo famoso brano "Dio e' morto", il quale, lungi dall'essere una canzone blasfema come il titolo lascerebbe immaginare, si concludeva addirittura con l'esclamazione: "Dio e' risorto". Il giornalista e scrittore Corrado Augias, ufficialmente ateo, ha dichiarato in diverse interviste di essere innamorato di Gesu', e lo ha dimostrato scrivendo alcuni libri che parlano di Lui. E, per concludere, l'attore e premio Nobel Dario Fo, ufficialmente e pervicacemente ateo, nel suo spettacolo "Mistero buffo" ha rappresentato, seppure a modo suo, diversi personaggi evangelici tra cui naturalmente Gesu' e Maria, e quest'ultima la rappresento' in una forma nemmeno tanto irrispettosa. Adriano Celentano, in un suo spettacolo televisivo del 1987 che vide appunto Dario Fo come ospite, disse al futuro premio Nobel: "Dario, tu credi in Dio" e l'attore replico' con un largo sorriso: "No, io sono profondamente ateo."












Copyright © Bruno Canale 2018 (Testo)

domenica 18 febbraio 2018

IL BRACCIO DI JAHVE'


Nel marzo del 2007, pochi giorni prima che il Signore entrasse visibilmente nella mia vita (10 aprile 2007), notai una stranissima nuvola in cielo che non potei fare a meno di fotografare. Una nuvola antropomorfa, dal curioso aspetto di un gigante che protende un braccio. Non avevo mai visto una cosa del genere. Molto tempo dopo, quando cominciai a leggere la Bibbia e incontrai le espressioni "il braccio di Jahve'" (Is.53, 1), "la potenza del Suo braccio" (Lc.51, 1), mi ricordai di quella strana nuvola che avevo visto. Quando poi mi ritrovai davanti agli occhi il capolavoro di Michelangelo "La creazione di Adamo", forse l'opera piu' famosa della Cappella Sistina, rimasi stupito nel raffrontare l'immagine della nuvola che mi era apparsa con quella di Dio Padre che protende il Suo braccio, come Michelangelo l'aveva raffigurato. Se non avessi vissuto in seguito l'esperienza che un giorno vi raccontero', avrei pensato che si fosse trattato solo di una coincidenza. Invece il Signore stava cominciando a rivelarsi per venire a cambiare la mia vita.











Copyright © Bruno Canale 2018 (Testo e immagine della nuvola)

sabato 17 febbraio 2018

PIU' CONOSCO GLI UOMINI...


Conoscerete senz'altro (o magari l'avrete pronunciata voi stessi tante volte) la frase che dice: "Piu' conosco gli uomini, piu' amo gli animali." Nulla togliendo all'amore per gli animali, anch'essi creature di Dio, non dobbiamo pero' commettere un errore che ci allontanerebbe dal piu' fondamentale insegnamento di Gesu' Cristo. Gesu' non ci chiede di rivolgere il nostro amore lontano dagli uomini a causa delle loro cattiverie, ma ci insegna ad amare il prossimo come noi stessi, perche' anche noi siamo uomini, anche noi spesso cadiamo in errore e in tentazione. Ricordiamo inoltre che Dio si e' incarnato nel corpo di un uomo, non in quello di un animale, e che noi stessi siamo fatti a Sua immagine. Dunque disprezzare l'uomo, il capolavoro di Dio, disprezzando cosi' anche se stessi, e' gia' da considerare una bestemmia assai grave.




Copyright © Bruno Canale 2018

lunedì 12 febbraio 2018

DAVANTI A QUEL DOLORE

Immaginate di trovarvi adesso, realmente, fisicamente, davanti alla sofferenza immane di un uomo condannato al peggiore dei supplizi. Immaginate di vedere sua madre e altre persone che lo amano piangere ai suoi piedi. Immaginate di vedere e di sentire anche gli insulti e le risate di alcune persone che deridono quel povero condannato e lo provocano per aumentare ancora di piu' una sofferenza gia' cosi' grande. Adesso immaginate che qualcuno venga a dirvi che quell'uomo ha scelto di subire tutto questo per amore, anche per amore di voi che vi trovate per caso a passare di li' e vi siete fermati solo per curiosita'. Potreste a questo punto pensare tante cose riguardo a quell'uomo che sta morendo davanti ai vostri occhi, tra cui:

1) Che quell'uomo e' impostore e che per essere stato condannato avra' compiuto senz'altro qualcosa di riprovevole.

2) Che se davvero l'ha fatto per amore, il suo sacrificio e' stato spropositato e inutile.

3) Che quell'uomo e' semplicemente un pazzo.

4) Che non riuscite a capire perche' l'abbia fatto.

5) Che non esiste amore che meriti un simile sacrificio.

6) Che forse ci sono stati altri motivi che l'hanno condotto a quella morte straziante. Forse motivi politici.

7) Che vorreste saperne di piu' su costui e sul motivo che lo ha portato ad accettare un simile martirio.

8) Che non avete mai conosciuto un esempio di cosi' grande ed estrema abnegazione.

9) Che provate per quell'uomo ammirazione e riconoscenza.

10) Che non capite, e preferite non capire continuando a vivere come avete sempre vissuto finora.


Secondo voi che cosa pensa il mondo, oggi, del sacrificio di Cristo?












Copyright © Bruno Canale 2018 (Testo)

martedì 6 febbraio 2018

DIO E' QUALCUNO, NON QUALCOSA


Dio non e' un'astrazione, non e' qualcosa che si presti a libere interpretazioni personali, una specie di terra di nessuno in cui ognuno coltiva una fede fai da te. Egli si presento' agli uomini con un nome ben preciso: JAHVE'. Non e' una generica "energia universale", come spesso ho sentito dire da persone che si trovano divise tra fede, agnosticismo e ateismo. Egli ha una volonta' e un'identita' ben precise. "IO SONO COLUI CHE ESISTE", questo significa JAHVE'. Avete mai sentito un'energia impersonale che si esprima in questi termini? I pittori del passato lo hanno spesso ritratto come un vecchio con la barba. Certo non e' vecchio e non ha la barba, ma quelle raffigurazioni pittoriche servono a far comprendere che Dio e' "QUALCUNO", non "QUALCOSA".









Copyright © Bruno Canale 2018 (Testo)

lunedì 5 febbraio 2018

UNA FAMIGLIA DI SANTI





Questa sera, davanti alle reliquie dei Santi Luigi e Zelia Martin, genitori di Santa Teresa di Lisieux, ho pregato per tutti voi e per il bene di ogni famiglia. La famiglia non e' soltanto il frutto di un accordo, di un incontro, di un vincolo legale. La famiglia e' la miracolosa creazione che Dio ha posto a base dell'intera storia umana. Egli stesso, nel momento in cui si e' incarnato, e' entrato a far parte di una famiglia. Ogni famiglia dovrebbe profumare di Santita'.


6/2/2018, ultimo giorno di ostensione dell'urna con le reliquie dei Santi Martin nella chiesa di S.Vitale in Napoli. In primo piano il parroco don Gennaro Leone e il sacerdote don Silvio Longobardi. Io mi trovo in fondo, vicino ai ministranti (la foto e' presa dalla pagina facebook "Peregrinatio Urna Santi coniugi Martin").







Copyright © Bruno Canale 2018 (Testo e prima immagine sotto il titolo)

domenica 4 febbraio 2018

IL SANTO DONO DELL' EUCARISTIA





Spesso, quando mi metto in fila per ricevere il Santo dono dell'Eucaristia, sento persone, anch'esse in fila come me, che chiacchierano tra di loro del piu' e del meno o che ridono. In genere si tratta di ragazzi, i quali probabilmente non hanno ancora acquisito la giusta consapevolezza dell'importanza di questo Sacramento. Quando ero ragazzo e non ero credente non andavo mai in chiesa, se non da turista, e non facevo la Comunione perche' lo ritenevo un rito come tutti gli altri. Oggi conosco il valore dell'Eucaristia e so che nell'Ostia consacrata e' realmente presente il Corpo di Cristo. Se pensassi che si tratta solo di un rito simbolico, e che quando mi metto in fila sto andando a ricevere tra le mie labbra soltanto un pezzetto d'ostia, non farei mai la Comunione. Nessuno mi ha convinto a parole dell'importanza di questo Sacramento. Soltanto una persona e' riuscita a condurmi in chiesa per accogliere materialmente e spiritualmente il Suo Corpo. Soltanto una persona.








Copyright © Bruno Canale 2018 (Testo)