Ogni anno in questo periodo ripeto che il vero festeggiato è Gesù Cristo, ed è dunque a Lui che dobbiamo dedicare il cuore e la mente perché a Natale celebriamo la Sua Nascita. Quest'anno invece per la prima volta il Signore mi ha ispirato una nuova ed inaspettata riflessione, aggiungendo così un valore in più a questa Santa ricorrenza che fa esultare i fedeli di immensa gioia e profonda gratitudine. Nello scambiarci gli auguri di "Buon Natale" riconosciamo che anche noi siamo i festeggiati perché il compleanno di Gesù è senza dubbio anche il "nostro" compleanno. Non siamo forse nati in Cristo nel giorno del Battesimo? Gesù è venuto nel mondo per la nostra rinascita spirituale, per liberarci dalla morte e dal peccato e donarci la vita eterna. Non è dunque il compleanno della carne quello che conta ma il compleanno dello spirito, un compleanno speciale che non riguarda soltanto noi ma anche i nostri fratelli in Cristo che sono nati o vorranno rinascere in Lui. Tutti noi siamo nati nello stesso giorno, il giorno della vita nuova, il giorno della nascita al mondo di Nostro Signore Gesù Cristo.
"Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito." (Gv. 3, 4-6)
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