Perché Gesù è così severo quando parla dei legami familiari? Egli usa toni abbastanza duri quando parla dei rapporti che intercorrono tra i consanguinei, e la narrazione evangelica dimostra che i Suoi stessi parenti non vollero credere in Lui.
"Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua»" (Mc. 6, 4)
"Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica»" (Lc. 8, 20-21)
"Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me" (Mt. 10, 37)
"Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui." (Gv. 7, 5)
"Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E' fuori di sé»." (Mc. 3, 21)
"Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna." (Mt. 19, 29)
"i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa." (Mt.10, 36)
Sembra dunque che Egli voglia negare il valore dei vincoli di sangue. In realtà, con le Sue parole così apparentemente impietose, Gesù avvalora maggiormente la meravigliosa meta a cui secondo la nuova logica divina ogni uomo deve aspirare: l'appartenenza al Regno dei Cieli. Gesù è venuto ad annunziare questo Regno che trova nella Sua divina Persona la massima esemplificazione terrena. Per appartenere a questo Regno è necessario uscire dai vecchi schemi, dalle vecchie regole, dai vecchi confini. Gesù non è venuto soltanto per la salvezza del popolo eletto ma per la salvezza di tutta l'umanità. Non è venuto per confermare gli angusti legami familiari, la forza del clan che si riconosce in regole rigide ed intoccabili. Ogni uomo troverà suo fratello in un altro uomo, in qualsiasi uomo di questa Terra. I confini della famiglia si allargano, si rinnovano, si espandono in una universale armonia in cui nessuno potrà essere più considerato un "estraneo". Nella logica divina che Gesù insegna al mondo estranei diventano coloro che vantano legami apparentemente prioritari: i legami di sangue. In fondo neanche le due persone speciali e privilegiate che hanno formato la Sua Sacra Famiglia, Giuseppe e Maria, poterono dirsi realmente "consanguinei" di Gesù. Nel nuovo mondo da Lui annunciato e predicato siamo tutti uniti senza confini di patria e di famiglia. Non esistono dunque più vincoli di sangue ma soltanto "vincoli di Grazia".
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