Ricordo che da bambini, quando ancora ignoravamo come realmente venissero concepiti e come nascessero i figli, per evitare l'imbarazzo di dire la verità gli adulti ci fornivano le più curiose e fantasiose spiegazioni. La più famosa di tutte è quella della cicogna che arriva in volo portando il neonato. Oppure circolava l'altra (molto meno poetica) del bambino che nasce sotto un cavolo. Poi un giorno abbiamo scoperto che sono stati i nostri genitori e il loro amore a consentirci di venire alla luce e dunque cavoli e cicogne non c'entrano nulla. Le persone che rifiutano l'idea di un Creatore ovvero di qualcuno che ha consentito ad ogni essere vivente di esserci e di amare, è come se credessero che tutto esista spontaneamente, senza una precisa e superiore volontà, senza una causa suprema. Per loro non c'è alcuna fonte primaria da cui origina il tutto e grazie alla quale l'esistenza di ogni creatura acquista un senso. Le cose e le persone esistono e basta. Esse sarebbero frutto di una continua evoluzione. Ma riguardo a come tutto sia cominciato c'è nella loro tesi una lacuna incolmabile. Essi contemplano l'effetto ma non la causa. Ecco perché ho parlato all'inizio delle nostre ingenuità infantili. In fin dei conti coloro che non credono nell'esistenza di un Creatore e pensano che tutto si sia creato spontaneamente è come se credessero alla storia della cicogna e del cavolo.
Copyright ©Bruno Canale 2019 (Testo)
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