sabato 26 gennaio 2019

ABORTO: IL RIFIUTO DELLA VITA



Esistono due modi per rifiutare il dono della vita: il primo è suicidarsi, il secondo è abortire. Ma nel secondo caso abbiamo detto "No" al posto di un altro.






Copyright © Bruno Canale 2019 (Testo)

domenica 20 gennaio 2019

CAVOLI E CICOGNE



Ricordo che da bambini, quando ancora ignoravamo come realmente venissero concepiti e come nascessero i figli, per evitare l'imbarazzo di dire la verità gli adulti ci fornivano le più curiose e fantasiose spiegazioni. La più famosa di tutte è quella della cicogna che arriva in volo portando il neonato. Oppure circolava l'altra (molto meno poetica) del bambino che nasce sotto un cavolo. Poi un giorno abbiamo scoperto che sono stati i nostri genitori e il loro amore a consentirci di venire alla luce e dunque cavoli e cicogne non c'entrano nulla. Le persone che rifiutano l'idea di un Creatore ovvero di qualcuno che ha consentito ad ogni essere vivente di esserci e di amare, è come se credessero che tutto esista spontaneamente, senza una precisa e superiore volontà, senza una causa suprema. Per loro non c'è alcuna fonte primaria da cui origina il tutto e grazie alla quale l'esistenza di ogni creatura acquista un senso. Le cose e le persone esistono e basta. Esse sarebbero frutto di una continua evoluzione. Ma riguardo a come tutto sia cominciato c'è nella loro tesi una lacuna incolmabile. Essi contemplano l'effetto ma non la causa. Ecco perché ho parlato all'inizio delle nostre ingenuità infantili. In fin dei conti coloro che non credono nell'esistenza di un Creatore e pensano che tutto si sia creato spontaneamente è come se credessero alla storia della cicogna e del cavolo.


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domenica 13 gennaio 2019

CARPE DIEM: COGLI L'ATTIMO CHE IL SIGNORE TI HA DONATO


C'era una volta un uomo che si lamentava continuamente della propria vita perché la trovava piena di seccature, di affanni, di angosciosi problemi e di gravose responsabilità. Per questo motivo egli coltivava nel cuore un desiderio irrealizzabile: tornare bambino per rivivere anche un solo giorno della sua infanzia, almeno un giorno senza fastidiose incombenze e assillanti doveri, un giorno che gli restituisse la beata e felice spensieratezza di quell'età piena di sogni e di innocenza. Una sera, più nervoso e amareggiato del solito, decise finalmente di rivolgersi a Dio per implorare la realizzazione di quel desiderio impossibile: "Signore, ti prego, fammi ritornare bambino! Fammi scappare almeno un giorno da questa età così penosa e carica soltanto di noie e di dispiaceri, allontanami da questo presente che non mi piace proprio per niente!" Il Signore volle accontentarlo e gli disse: "Tu hai espresso un solo desiderio ma io ti aiuterò a realizzarne due". Detto ciò lo fece tornare indietro di molti anni e scelse un giorno particolare dell'infanzia di quell'uomo: il giorno in cui egli, rimproverato e messo in castigo dai genitori per aver preso un brutto voto a scuola, aveva pregato tra le lacrime il Signore di farlo diventare subito grande. 


 


 



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