Gli eventi più sublimi possono avvenire nei luoghi più impensati. Quante donne in tutta la storia dell'umanità hanno partorito in una stalla e hanno deposto il frutto del loro amore lì dove gli animali si nutrono? E non stiamo parlando di una delle tante donne di questo mondo né di un bambino come noi. Stiamo parlando di colei che senza peccato ha partorito la Verità e di Colui che con la Sua nascita ha illuminato l'universo e la vita di ogni creatura! Quale evento poteva essere più luminoso, sublime ed ineguagliabile della nascita di Nostro Signore Gesù Cristo? Eppure tutto è avvenuto nel luogo più lontano possibile dalla grazia del calore familiare, dell'intimità raccolta di una casa, di una stanza da letto, di un talamo che accoglie i due sposi e la nuova vita che essi donano al Cielo. Se quella notte a Betlemme vi fosse stato un luogo ancora più disagevole e inadatto per un nascituro il Signore lo avrebbe scelto, perché così vuol far capire a tutti noi come nasce la vera Gloria. Nasce lì dove lo sguardo superbo degli uomini non ritiene degno guardare, tra le cose piccole e trascurate, abbandonate, rifiutate. Lì dove per guardare bisogna usare gli occhi del cuore. E così il minuscolo granello di senape diventa albero, gli ultimi diventano i primi, i più piccoli diventano i più grandi nel Regno dei Cieli. E chi non avrà servito ed amato gli ultimi troverà chiusa la porta di un Regno che è riservato a loro e a chi sceglie di diventare come loro.
Copyright © Bruno Canale 2018 (Testo)
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