lunedì 29 gennaio 2018

LE FOTO DI UN PRODIGIO


Le foto che vedete qui sono la testimonianza di un prodigio a cui assistei il 10 maggio del 2017. Queste foto sono gia' state pubblicate in un famoso social-network, e il testo che le accompagnava e' lo stesso che qui ripubblico.

"Qualche giorno fa, mentre camminavo per strada, ho sentito improvvisamente l'impulso di fermarmi e di fotografare con il cellulare un gruppo di nuvole. Li' per li' non mi spiegavo il perche' l'avessi fatto. Riguardando la foto sullo schermo del cellulare non notavo nulla di strano, nulla di particolare che meritasse di essere fotografato. Ero quasi sul punto di cancellare la foto ma poi ho preferito conservarla. Tornato a casa ho guardato di nuovo e con piu' attenzione l'immagine e ho notato, nel gruppo di nuvole in alto a sinistra (immagine n.1) qualcosa che mi ha colpito: la forma di una colomba (immagine n.2). Suggestione? Guardatela anche voi e confrontatela con l'immagine di una colomba vera (immagine n.3). Siamo nel Tempo di Pasqua che si concludera' con la Pentecoste, ovvero la discesa dello Spirito Santo che, come tutti sappiamo, nel Vangelo si presenta nella forma di una colomba. Certo le nuvole possono assumere le forme piu' svariate, ma sappiamo anche che il Signore ci da' continuamente segni della Sua presenza. Basta guardare."


Immagine n.1


Immagine n.2



Immagine n.3











Copyright © Bruno Canale 2017-2018 (Testo e immagini n.1 e n.2)

martedì 23 gennaio 2018

UN PERPETUO SACRIFICIO D'AMORE






Guardate un'immagine del Crocifisso. Osservatela bene, attentamente, non fate scivolare via lo sguardo da qualcosa che gia' conoscete e che per questo non vi sembra cosi' interessante. Osservatela con attenzione, intensamente. E poi domandatevi se avete mai conosciuto qualcuno che avrebbe il coraggio di fare cosi' tanto per voi. Ci sono uomini che hanno dato la vita per un ideale, per la patria, per un mondo migliore. Ma soltanto un uomo ha dato la propria vita per ogni singola persona umana. E questo sacrificio non si e' esaurito nel giorno in cui avvenne. Esso si ripete ogni giorno affinche' nessuno sia escluso da un dono cosi' prezioso. Perche' il sangue di quest'uomo non appartiene alla storia, ma appartiene alla vita di ognuno di noi.


 




Copyright © Bruno Canale 2018 (Testo)

lunedì 22 gennaio 2018

L'ANIMA DI UN CRISTIANO



Dopo un disastro aereo le anime di quattro uomini, vittime del tragico evento, attraversarono insieme un tunnel di luce abbagliante e dopo un lungo cammino si ritrovarono insieme al cospetto di Nostro Signore Gesù Cristo. Il primo uomo, un musulmano, domandò: “Dov’è il profeta?” “Di quale profeta parli?” chiese Gesù. “Tu sei Gesù Cristo, il penultimo profeta prima di Maometto. Ma dov’è lui, l’ultimo profeta?”. Gesù non rispose nulla e lo guardò con occhi pieni di amore. Il secondo uomo, un ebreo, si fece avanti domandando: “Dov’è Mosé, la nostra guida, e dov’è Aronne, suo fratello?”. Anche stavolta Gesù non disse nulla e lo guardò con uno sguardo dolce e pieno di Misericordia. Rapito da quello sguardo, l’uomo andò ad inginocchiarsi davanti al Messia. Dopo un po’ anche il musulmano lo raggiunse e si inginocchiò accanto a lui. Il terzo uomo, un buddista, si guardò intorno quasi accecato da tanto bagliore, poi disse: “Dov’è Budda? Egli è stato il mio maestro quando ero sulla Terra. Mi ha insegnato tante cose e tanta ineguagliabile saggezza ho trovato nelle sue parole.” Gesù lo fissò allo stesso modo con cui aveva accolto nel Suo Cuore gli altri due uomini. Anche il terzo dunque, non trovando altra luce e altra Verità che in quella sfolgorante ed ineffabile figura che gli stava davanti, andò commosso e grato ad inginocchiarsi ai Suoi piedi vicino agli altri due.
Il quarto uomo, a differenza di loro, rimase fermo dov’era e non disse nulla. Non ebbe nemmeno il coraggio di avvicinarsi a Gesù e non fu capace di alzare lo sguardo verso la Sua Luce. Il Messia, dopo aver accarezzato le teste chinate dei tre che stavano ancora inginocchiati, sollevò lo sguardo verso quell’uomo: era uno sguardo pieno di severità. Quell’uomo era un cristiano. Fu fatto battezzare dai suoi genitori. Aveva conosciuto Gesù attraverso i precetti del Catechismo e aveva consacrato a Lui il proprio matrimonio. Qualche volta andava in chiesa eppure era sempre stato pieno di dubbi e spesso aveva bestemmiato contro il Suo Santo Nome. A un cenno di Gesù i tre uomini che erano stati felici di aver riconosciuto in Lui la Verità si alzarono in piedi e camminarono insieme entrando in una nuvola dorata e splendente fino a scomparire dalla vista. Il cristiano invece continuava a restare fermo. Per lui ci sarebbe voluto molto più tempo.

Questo breve apologo ha soltanto lo scopo di ricordare a noi cristiani di quale enorme responsabilità il Signore ci abbia caricato offrendoci il privilegio di essere testimoni e ambasciatori della Sua Parola. Ogni giorno noi dobbiamo fare di tutto per essere degni di questo privilegio.











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giovedì 18 gennaio 2018

COM'E' TRISTE UN CALENDARIO SENZA SANTI!


I giorni dell'anno e della nostra vita sono scanditi dal nome dei Santi. Ad essi e' associato anche il nostro nome, in virtu' del quale riceviamo gli auguri nel giorno dell'onomastico. I Santi, spesso martiri della Fede e comunque sempre benefattori del prossimo, sono uomini e donne eccezionali che hanno consacrato tutta la loro vita a Cristo diventando fulgidi esempi di fede eroica per tutti noi. Non dimentichiamo che ogni battezzato ha intrapreso un cammino di santificazione. Dunque la Santita' e' un dono riservato non solo a pochi privilegiati, ma a chiunque voglia essere coerente nello spirito con il sigillo che i propri genitori vollero fargli imprimere nel giorno del Battesimo. Un calendario senza Santi e' come una fredda e menomata scansione del tempo. Un tempo che e' cominciato per tutti noi con la nascita di Cristo.

Che Santo e' oggi?








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mercoledì 17 gennaio 2018

CI CREDONO PAZZI


Parliamo di vita eterna e di nuova luce quando abbiamo la morte in casa. Parliamo di amore quando camminiamo sulle sabbie mobili dell'odio. Parliamo di un regno fatto di pace, giustizia ed eterna armonia, ma questo regno non e' visibile neanche al microscopio. Ci credono pazzi. Non lo siamo. Siamo soltanto cristiani.











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martedì 16 gennaio 2018

A CHE COSA ASSOMIGLIA LA FEDE?

La Fede e' come la corsa gioiosa di un bambino in un prato; e' come il sole di un nuovo giorno che riscalda le speranze; e' come il silenzio di un amico che e' capace di ascoltarti per ore; e' come una coppia di sposi, giovani nel cuore, che festeggiano le nozze d'oro senza aver mai smesso di amarsi.





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venerdì 12 gennaio 2018

NON E' IL DIO DEI MORTI, MA DEI VIVENTI


Da quando ho cominciato a credere in Dio ho smesso di credere alla morte. La Fede disintegra la morte e la annienta rendendo false le sue apparenze terrene come se fossero il frutto di un’illusione ottica. Per coloro che credono in Dio la morte non esiste poiché tutto è vita, tutto è slancio di inesauribile amore, tutto è animato da soffio divino ed è rivestito di Luce Eterna.

                              “IO SONO LA VIA, LA VERITA’ E LA VITA.” (Gv.14,6)
                      “DIO NON E’ IL DIO DEI MORTI, MA DEI VIVENTI.” (Mt.22, 32)








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sabato 6 gennaio 2018

TEMPO DI NATALE


Troppo spesso le tradizioni popolari hanno falsato l'autentico senso delle feste cristiane facendo perdere di vista il vero "oggetto" del festeggiamento. E cosi' il Natale ha ormai come protagonista un vecchio corpulento e rubizzo che guida una slitta volante trainata da renne, e l'Epifania (almeno da noi, in Italia) e' diventata la celebrazione del passaggio di una strega generosa e benevola che dispensa giocattoli e dolciumi ai bambini buoni e carbone a quelli meno meritevoli. Tutto si basa alla fine su una gratificazione materiale per grandi e piccoli: i doni sotto l'albero e le specialita' culinarie locali che imbandiscono le nostre tavole. Una patina edulcorata fatta di luci artificiali e sapori gastronomici si e' sovrapposta all'unica gioia possibile che fin dalle origini ha dato senso, corpo e sostanza alle celebrazioni del Tempo di Natale: la nascita di Nostro Signore Gesu' Cristo!








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giovedì 4 gennaio 2018

SE LA VITA E' UN CALVARIO


Se è vero che la vita è un calvario abbiamo diverse possibilità di scelta. Possiamo essere noi a portare la croce; possiamo essere noi i carnefici; possiamo essere noi la folla che insulta la vittima; possiamo essere noi a provare compassione per colui che soffre e sentire il bisogno di soccorrerlo e consolarlo. Come ultima scelta, in alternativa a tutto questo, possiamo semplicemente stare a guardare lo spettacolo del dolore senza fare nulla.









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mercoledì 3 gennaio 2018

CONTRO L'INDIVIDUALISMO RELIGIOSO


Se amate il mare sarete felici di navigarci su, di nuotarci ed immergervi nelle sue acque, di poterne godere la magnifica visione da un promontorio, ma non penserete mai di poterne fare una cosa soltanto vostra. E così pure per il cielo azzurro o stellato, per le montagne maestose che vi tolgono il fiato. Pensereste mai di avere il possesso esclusivo di tutte queste meraviglie? E allora perché volete fare di Dio una cosa vostra? Egli è l’Onnipotente, il Creatore dell’universo, di fronte al quale bisogna solo invocare, inginocchiarsi o rimanere estasiati come al cospetto di una meraviglia del Creato. Tanto più davanti a Lui, che del Creato è l’Autore!









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lunedì 1 gennaio 2018

RICOMINCIO DA CRISTO


Il Natale e' una festa religiosa; il Capodanno e' una festa civile. Eppure tra i festeggiamenti per il nuovo anno e la celebrazione della nascita di Cristo c'e' un forte e motivato legame. Oggi siamo nell'anno 2018 dalla Sua nascita. Con Lui tutto comincia e tutto finisce. Egli e' il punto e a capo. Con Lui nasce il tempo di una nuova umanita'. Nel nome di questo nuovo tempo ogni anno ricominciano e si rinnovano nella speranza le nostre vite.






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