sabato 24 giugno 2017

IL CELIBATO DEI SACERDOTI


Sono favorevole al celibato dei sacerdoti. Lo sono perché la Bibbia fa un chiaro ed esplicito riferimento, attraverso le parole di Cristo, a una totale ed esclusiva offerta di sé da parte di coloro che vogliono servire il Signore (Mt. 19, 12). Inoltre vorrei fare alcune considerazioni di carattere personale, cominciando con una domanda che rivolgo a tutti voi: perché il celibato dei preti suscita al giorno d’oggi tanto fastidio e tanta insofferenza, mentre appare perfettamente normale ed accettabile ogni forma di promiscuità sessuale e di libero costume (lgbt, gay pride, utero in affitto etc.)? Ancora una volta il mondo marcia nella direzione opposta a quella che Cristo ci ha indicato. Gesù riprende le parole del libro della Genesi quando afferma: “All’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina.” (Mc. 10, 6). Ma oggi si tende a negare “ideologicamente” questa fondamentale suddivisione di figure e di ruoli decisa da Dio (teoria Gender). Gesù, come già detto, sancisce la totale offerta di sé da parte di coloro che vogliono servire il Signore, e invece il mondo sostiene che i preti debbano sposarsi per essere sempre più accomunati alle altre persone. Dunque il mondo sostiene e caldeggia sempre il contrario di ciò che Gesù prescrive. Tornando al celibato dei sacerdoti, mi domando a questo punto perché non propugnare anche il matrimonio e la maternità per le suore, per le monache (anche quelle di clausura); e poi per i frati francescani e per ogni altro ordine di religiosi che vivono in comunità. La prima conseguenza possibile è che i frati ammogliati e con prole lascerebbero la vita comunitaria per poter gestire al meglio la propria famiglia, e i conventi cesserebbero così di esistere, o, in caso contrario, si trasformerebbero in comunita' di laici. La vera “secolarizzazione” della Chiesa è proprio questa: fare in modo che il mondo dei religiosi assomigli sempre più a quello dei laici fino a una completa integrazione di entrambi, il che determinerebbe la fine dell’identità sacra della Chiesa fondata da Cristo. Questa Chiesa, oltre a poggiare su Simone la Roccia, poggia anche su ciò che Nostro Signore disse riguardo agli apostoli e a tutti coloro che si sarebbero consacrati a Lui:
“Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.” (Gv. 17, 16-19)


Copyright © Bruno Canale 2017 (Testo)

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