Immaginate che la carita' sia come un secchio pieno d'acqua che state reggendo in una mano camminando sotto un sole cocente. Ogni tanto vi fermate per berne un po' e per rinfrescarvi la faccia. All'improvviso, mentre state camminando affaticati per il gran caldo, sul bordo della strada vedete un uomo malridotto che vi chiede di offrirgli un po' della vostra acqua. Voi gliela date. Poi, qualche metro piu' avanti, ne incontrate un altro che vi fa la stessa richiesta. Voi date soddisfazione anche a quest'altro bisognoso ma notate con preoccupazione che il livello dell'acqua nel secchio si sta abbassando. Nonostante incontriate sul vostro cammino ancora tanti altri assetati che vi chiedono disperatamente il soccorso di un po' di refrigerio, decidete di ignorarli perche' il cammino e' ancora lungo e potreste aver bisogno di bere per non sentirvi male. Dopo aver proseguito ancora per un lunghissimo tratto, oppressi da una calura insopportabile vi fermate finalmente per bere ma vi accorgete con orrore che il secchio e' vuoto perche' l'acqua e' evaporata del tutto. La sofferenza fisica che provate e' enorme, ma piu' forte della terribile arsura e' il rimorso di aver sprecato un bene cosi' prezioso senza aver prestato aiuto a coloro che forse ne avevano piu' bisogno di voi.
Le uniche cose che davvero perdiamo nella nostra vita sono quelle che non abbiamo saputo donare agli altri.
Copyright © Bruno Canale 2018 (Testo)